Cos’è l’effetto serra
Avete mai sentito parlare di Stella madre?
Per comprendere il fenomeno dell’effetto serra dobbiamo partire proprio da quella che è la stella madre e del suo ruolo fondamentale all’interno del sistema solare. I raggi del Sole con il loro calore hanno innescato sulla terra quel processo che chiamiamo VITA ed è sempre il sole che mette in moto anche i fenomeni meteorologici e di conseguenza quella alternarsi di situazioni che noi chiamiamo clima.
Attorno al sole orbitano gli otto pianeti principali, i pianeti nani, i loro satelliti, innumerevoli altri corpi minori e la polvere diffusa per lo spazio: un sistema complesso in cui la nostra amata Terra ha alcune caratteristiche particolari che la rendono unica. Intorno al nostro pianeta infatti è presente innanzitutto uno strato esterno di circa 300km di gas misti che viene definita come Atmosfera, inoltre è presente una gran quantità di acqua in superficie, tanto che circa il 70% della superficie terrestre è ricoperto di acqua e soltanto un terzo di terra emersa. Queste sue particolarità sono gli elementi alla base di quel fenomeno chimico fisico che si chiama EFFETTO SERRA, che cercheremo di comprendere ì in maniera semplice: in sintesi i raggi solari carichi di energia attraversano l’atmosfera, in parte vengono assorbiti dalla terra e dal mare, in parte rimbalzano e vengono “acchiappati” da alcuni gas, i gas ad effetto serra, che intrappolano il calore del sole. Con una conseguenza che potremmo definire vitale per noi, perché è proprio grazie all’effetto serra che sulla Terra abbiamo una temperatura media di +18°, cioè la temperatura che ci garantisce la vita. Se non avessimo l’effetto serra la temperatura media si aggirerebbe intorno ai -15° rendendo il pianeta inospitale e non adatta alla vita.
Le cause dell’effetto serra
Fin qui abbiamo introdotto il meccanismo e gli effetti positivi dell’effetto serra, ma cosa succede se le attività umane alterano questo equilibrio? L’aumento e l’eccessiva presenza in atmosfera dei cosidetti gas serra introdotti dalle attività umane, ha determinato nel tempo il cosiddetto effetto serra antropico, cioè un effetto serra alterato dall’uomo. Questa alterazione ha destato la preoccupazione non solo della comunità scientifica rivelandosi la principale causa del surriscaldamento del pianeta, con tutte le conseguenze nefaste che ne derivano. La stessa comunità scientifica ha messo ben in evidenza accanto alle conseguenze anche il fatto che l’effetto serra antropico è un processo non irreversibile, ma che può essere mitigato riducendo il nostro impatto sull’ambiente, e riducendo l’emissione dei gas climalteranti [il gas climalterante più famoso è il CO2, generati principalmente nei settori dell’energia e dei trasporti]
[leggi l’articolo Cambiamenti climatici e riscaldamento globale spiegato ai bambini]
Cosa sono i gas serra
Tra i gas presenti nell’atmosfera sono presenti molecole fondamentali per il clima come ad esempio il VAPORE ACQUEO (H2O) l’ANIDRIDE CARBONICA (CO2), il METANO (N2O) e altre. Tutte queste molecole hanno una caratteristica sono gas a effetto serra, cioè sono gas in grado di catturare e quindi di assorbire, una parte del calore irradiato dalla superficie terrestre, senza di dolo questo finirebbe nello spazio. Avete presente la copertura di una serra, quella che serve per fare crescere le verdure anche con temperature non adatte?, ecco immaginate che i gas serra siano quel telo trasparente che trattiene il calore. Grazie ai gas serra e quindi all’effetto serra la temperatura del nostro pianeta si aggira intorno ai 18 gradi e non ai meno 20.
Quali sono le conseguenze
Una delle conseguenze più tangibili, purtroppo, è quello del cambiamento climatico, lo scioglimento dei ghiacciai, la siccità e la desertificazione in alcune zone e se non cambieremo le nostre abitudini tutto questo peggiorerà.
Spiegare l’effetto serra ai bambini
Alla luce di queste informazioni e soprattutto considerando l’impatto sul futuro della vita sulla Terra, spiegare l’effetto serra ai bambini appare come necessario per avviare insieme a loro un processo di cambiamento innanzitutto nelle nostre abitudini. Questo processo è possibile metterlo in atto anche attraverso il gioco e le letture.
Progetti e schede didattiche
Tra le varie proposte che vanno in questa direzione c’è un lavoro molto interessante che svolge l’associazione culturale di divulgazione scientifica ToScience, nata nel 2014 a Torino, con l’obiettivo di divulgare la scienza divertendosi, salvaguardando il rigore del metodo scientifico e con la giusta attenzione allo stupore della scoperta.
Qui è possibile trovare le loro stimolanti proposte per le attività da realizzare a scuola
https://drive.google.com/file/d/1JmJt1K1qXLtFCQWu8NwLJHAEqjUwWJPX/view
Un altro progetto davvero significativo che riesce a fare divulgazione scientifica in maniera divertente e assolutamente curata e attenta è il lavoro di TECNOSCIENZA, una società di divulgazione e comunicazione, specializzata nello storytelling della scienza, della tecnologia e della sostenibilità
https://www.tecnoscienza.it/cosa-facciamo/format-educativi/
Un video per spiegare l’effetto serra ai bambini
Per spiegare l’effetto serra ai bambini vi propongo un video molto ben fatto e stimolante, realizzato a cura dell’European Space Agency, ESA
Cosa possiamo fare
L’importanza dell’educazione ambientale
La comunicazione di buone pratiche da seguire, i cambiamenti nello stile di vita quotidiani, la consapevolezza del ruolo di ciascuno di noi solo alcuni degli elementi che rendono l’educazione ambientale un momento formativo importante. Tanti poi sono gli strumenti dell’educazione ambientale che è possibile attivare in questo processo formativo che dimostra il proprio valore specie con la più giovani generazioni e che, attraverso il gioco o le letture, può trasferire nozioni, regole e informazioni. Va da sé che è fondamentale la cura e la capacità di scelta dei materiali, oltre ad una buona capacità di trasferire concetti corredati da esempi e buone pratiche condivisibili
Modificare le abitudini quotidiane
Partiamo da un concetto per concludere questo nostro articolo, e cioè il cosiddetto effetto farfalla, che identifica in infinitesime variazioni nelle condizioni iniziali la possibilità di produrre variazioni grandi e crescenti nel comportamento successivo dei suddetti sistemi.
Vi condivido perciò cinque abitudini da cambiare, regole semplici adatte a ciascuno per provare anche nella propria quotidianità a mettere in atto, con consapevolezza, quell’effetto farfalla che può contribuire in maniera decisiva a dar vita ad un cambiamento che non è possibile più rimandare
- Usiamo la bici o il monopattino per piccoli spostamenti
- Portiamo con noi il sacchetto di cotone quando andiamo a fare la spesa
- Scegliamo prodotti locali e che hanno fatto meno strada per arrivare fino a noi
- Più corrente naturale che condizionatore, metti un maglione in più rispetto al caldo tropicale da riscaldamento alto
- Cerchiamo di non acquistare l’acqua in bottiglie di plastica ma prediligiamo se possibile quella dell’acquedotto o delle case dell’acqua o le fontanelle pubbliche