Quello che potrebbe sembrare quasi l’incipit di un romanzo introspettivo è stato invece uno dei primi contatti con una persona speciale, Stefania Camilli, nonché la causa di un grande equivoco che solo qualche giorno fa si è svelato per intero.
Ma partiamo dal principio: a novembre scorso ho contattato Stefania Camilli di Vanvere edizioni per poter inserire i suoi libri nel nostro catalogo. Nel lavoro di Mammachilegge!, e devo ammettere che questo è uno degli aspetti che mi danno grande piacere, c’è proprio quello di creare una relazione diretta con le case editrici e con chi ci lavora.
Come consuetudine, per conoscere meglio il lavoro che c’è dietro i libri che ospitiamo nel nostro catalogo, invio anche a Stefania un’intervista con alcune domande e la richiesta di una foto della redazione. Ricevo le risposte e, in chiusura del testo leggo questa frase: “Per quanto riguarda la foto, beh quasi tutto succede nella mia testa e all’ufficio postale.”
In sè l’informazione non mi sembrava poi così strampalata, anzi nella mia mente tutto tornava: Stefania Camilli lavora anche alle Poste. Ed ecco anche spiegato il perchè di alcuni titoli del catalogo di Vanvere edizioni, come “Libretto postale uno e due”, “Cartoline e francobolli”. Tutto chiaro, preciso, se lavori alle Poste chiaramente pubblichi titoli che parlano anche di quel mondo lì. Occupandomi di editoria in fondo ogni opzione, anche quelle più strampalate, mi sembrano possibili. E poi, ammetterete che c’è una bella dose di romanticismo nell’immagine di una editor che, tra un timbro e l’altro, tra una raccomandata e un pacchetto, legge e lavora ad albi illustrati per bambini di qualità come quelli editi da Vanvere.
Beh, questa scoperta così solida, mi ha accompagnato per tutto un anno. Per me Stefania è l’editrice/postina, e così l’ho presentata a tutti.
Qualche settimana fa, mi contatta invece un’altra Stefania e questo elemento, in un racconto che ha gli equivoci come filo conduttore, potrebbe senz’altro rappresentare un elemento di ulteriore confusione. Stefania Liverini è la direttrice artistica del Festival Lector ragazzi di Conversano, che mi invita a presentare il libro “I numeri felici” di Susanna Mattiangeli edito proprio da Vanvere edizioni. A tenere l’incontro insieme a me una maestra di Conversano e Stefania Camilli della casa editrice.
Ovviamente felicissima ho risposto subito si, per due motivi: i ”I numeri felici” è uno splendido libro,(qui una bella recensione) e in più avevo finalmente l’occasione di conoscere l’editrice, Stefania. Così per prepararmi al meglio all’incontro ho fatto un po’ di ricerche e sono andata a rileggere anche la mail che avevo mandato a Stefania un anno prima.
Rileggendo le sue parole arriva il primo dubbio, ma lavorerà veramente alla Posta?! Non curante del dubbio durante l’incontro preparatorio con la maestra Carmen le raccontando, devo ammettere con un certo entusiasmo, questa mia “immaginaria biografia” di Stefania Camilli. Devo ammettere che già condividendo con la maestra questo aspetto per me divertente e poetico della doppia attività di Stefania, un certo dubbio era nell’aria..:forse capiterà anche a voi, ma alle volte, ripetere a voce alta un fatto aiuta il processo cognitivo e ti fa capire che forse non hai proprio capito tutto fino in fondo.
Sabato scorso quindi arriva finalmente il momento dell’incontro con Stefania. Sono un po’ in ansia per la presentazione che stiamo per fare e così, dopo le presentazioni di rito, anche per stemperare un po’ la tensione e buttarla sulla simpatia, mi gioco subito una prima domanda: “e raccontami un po’ riesci a conciliare bene il lavoro di editore con quello alle Poste?”
Lei mi guarda, prima un po’ stranita, poi sorride, anzi ride, perché ha capito! Il suo riferimento all’ufficio postale era riferito solo alla spedizione delle copie dei libri, ai disguidi che spesso bisogna affrontare, la confusione di indirizzi, prodotti, ecc
Stefania non ha mai lavorato alle Poste! Che dire, pur se l’equivoco si è chiarito e l’immagine dell’editrice-postina è svanita con una bella risata, non è scomparso il piacere dell’incontro con una persona speciale e la sua coraggiosa casa editrice. E per presentarvela al meglio, prenderò in prestito le parole tratte da Scelte di classe. I migliori libri per ragazzi del 2014, catalogo a cura di Hamelin Associazione Culturale:
“Vànvere edizioni si presenta come realtà attraversata da una modalità di sguardo che tende a un humor surreale, a una sospensione di senso che non toglie il sorriso, a un ammicco ironico sempre elegante e capace di incuriosire lettori di età molto diverse. Nata nel 2012, Vànvere edizioni si propone di rinnovare il panorama dell’albo illustrato attraverso progetti coraggiosi. Poche sono le uscite, segno di un’attenzione particolare alla qualità e di una cura che si respira in ogni fase del lavoro.”
E così, se l’incontro con la mia prima editrice-postina magari è solo rimandato, non mi resta che augurarvi una buona scoperta dei libri di Vanvere edizioni!