La Storia nel Barattolo di questo rovente agosto pugliese sono in realtà due storie, due piccoli romanzi che raccontano le avventure di Katitzi, scritti da Katarina Taikon.
Li ha pubblicati Iperborea nella sua collana per ragazzi, i Miniborei, che da tre anni ripesca grandi classici e grandi autori del nord europa e li porta a noi con nuove traduzioni.
Sai cosa’ha detto il papà l’altro giorno? Che hai fegato?
Che ho cosa? Non ce l’hanno tutti il fegato?
Non in quel senso, sciocchina
Ma chi è Katitzi? Katitzi ha 8 anni e vive in orfanotrofio che però non è un posto triste, ha una istitutrice la signorina Kvist che le vuole molto bene, ha degli amici per la pelle ed una compagna che non la lascia mai in pace il cui soprannome è Brut, ogni tanto si nasconde e tutti sono pronti a cercarla e ritrovarla!
Un giorno arriva suo padre a riprenderla per portarla a casa, ma qual è la casa di Katizti si scoprirà presto; tutta la famiglia vive in un accampamento di un sacco di tende e luci di tutti i colori che sembra un arcobaleno accanto al luna park: Katitzi è rom, in Svezia negli anni 30.
Dall’istituto al campo il cambio è enorme! Dovrà collaborare e fare la sua parte per aiutare la sua numerosa famiglia, ma dovrà anche imparare a riconoscere lo sguardo sospettoso del mondo che la circonda pieno di pregiudizio che a quel tempo costringe i rom ai margini della società.
Seguiamo gli occhi neri e luminosi della piccola protagonista nelle sue tante avventure e disavventure tra balli e canti, sorelle e fratelli, pentole e piccoli cani graziosi.
Le storie di Katitzi, questi sono i primi due di tredici libri molto famosi in Svezia, vengono dalla vita vera dell’autrice che visse un’infanzia di divieti e persecuzioni esattamente come la sua protagonista e imparò a scrivere e leggere correttamente solo a 26 anni. Era scrittrice e attrice, da personaggio pubblico qual era, riuscì a battersi e a ottenere cambiamenti per il suo popolo.
Ecco il nostro campo. Laggiù al margine della foresta, lo vedi?
Katitzi guardò, C’erano un sacco di tende e luci di tutti i colori: sembrava quasi un arcobaleno.
È lì che viviamo?
Si. Per il momento. E quello è il nostro luna park
Nei suoi libri, Katarina Taikon, ci racconta le cose così come le ha vissute dando alla sua piccola alter ego letteraria il potere di guardare aldilà, affrontare tutto con la gioia che la caratterizza e senza cadere nel didattico.
Non ci perdiamo mai nella retorica, ma insieme a Katitzi impariamo a conoscere un mondo diverso dal nostro che poi tanto diverso e distante non lo è.
D’altronde a cosa serve leggere?
Mariaserena