5 sono i piani della piramide dell’odio scalata dalla Shoah
- Pregiudizio
- Comportamenti affetti da pregiudizio
- Discriminazione
- Violenza
- Genocidio.
A noi piace pensare però anche alla piramide dell’amore e della vita proposta con parole e azioni della sopravvissuta Alberta Temin.
Per invertire la piramide dell’odio bisogna agire dal piano più basso in cui siamo tutti inzaccherati, lavoriamo dunque quotidianamente sul pregiudizio e lasciamoci aiutare dai libri
Buon Ascolto
La top five di questa settimana è in collaborazione con il Museo ebraico di Venezia e vi proponiamo 5 storie luminose nel buio estremo.
Lunedì
Fu stella di Matteo Corradini con le illustrazioni di Vittoria Facchini edito da Lapis.
Nel buio del cielo fu Stella a parlare:
” Ben prima dell’alba quando svaniró
avrei qualche storia da farvi ascoltare
di quelle accadute e di quelle che so.
Ben prima del giorno, dell’alba ben prima
se non vi dispiace ve la dirò in rima.”
Martedì
Cappuccetto Uf, Jean Grumberg, Cleup.
Ebbene sì, sì può raccontare, anzi mettere in scena, la realtà di quelle che sono state le leggi razziali con ironia e quasi poesia. Questa è la sceneggiatura in cui Cappuccetto Rosso diventa cappuccetto giallo e il lupo un gerarca che confisca i cibi da portare alla nonna vietati agli Uf cioè ai Jiuf, questo il nomignolo francese riservato agli ebrei in tempo di persecuzioni razziali. Una metafora che funziona alla grande anche con i più piccoli!
Mercoledì
La città che sussurrò di Jennifer Elvgren con le illustrazioni di Fabio Santomauro, edito da Giuntina.
Un albo illustrato in cui il silenzio diventa salvifico e grazie all’idea di una bambina sussurrando una intera cittadina guida verso la salvezza tantissime famiglie ebree nascoste nelle case. Il silenzio può essere omertà o salvezza. Questa è una straordinaria storia di salvezza accaduta davvero!
“Ci sono dei nuovi amici in cantina, Anett” mi disse mamma quando mi svegliai. “È ora di portagli giù la colazione”.
Giovedì
La corsa giusta di Antonio Ferrara edito da Coccole books.
Il giusto e riservatissimo Gino Bartali si racconta in prima persona in un romanzo per ragazzi che trova la voce giusta, un po’ rauca, per raccontare ai giovani lettori una storia giusta. La storia del Giusto tra le nazioni, il grande ciclista Bartali.
“E siccome ero rimasto sepolto sotto la neve, mi venne questa voce qua, ruvida, secca, che quando la senti ti graffia le orecchie. Eravamo ragazzini, avevamo quindici anni, giocavamo a guardie e ladri, e io ero una delle guardie, e perdemmo, e la penitenza era che ti seppellivano sotto la neve per qualche minuto.
Io dissi che non me ne fregava niente, che sotto la neve ci potevo restare anche mezz’ora, per dire”.
Venerdì
Fuorigioco di Fabrizio Silei illustrato da Maurizio Quarello edito da Orecchio Acerbo.
“Ci sono momenti in cui perdere tutto è forse l’unico modo di conservare qualcosa”.
Questa è la storia di Mathias Sindelar calciatore del Wunderteam di Vienna che non ha creduto e non si è piegato al volere del Reich.
“Ricordatevi di Sindelar. Immaginatevi. Fra tanti con la casacca a righe lui ha la maglia rossa, e sorride. Mi piace pensare che nell’eternità dei giusti abbia avuto inizio la partita senza fine che aveva sempre sognato”.
Buon fine settimana e sabato prossimo
Laura e Roberta