Nel 2020 è noto, è successo di tutto, la mia storia personale del 2020 inizia a dicembre 2019 quando ho chiuso la libreria, chiusa una porta mi sono detta si possono fare tante altre cose con i libri!
Ho aperto il tappo del barattolo di Mammachilegge e spinta da Laura deciso di registrare il podcast, quindi ho continuato a lavorare con i libri e per i libri e i lettori.
Da agosto fino alla fine dell’anno ho lavorato nella segreteria di un festival letterario e soprattutto per la sua sezione ragazzi. è durato qualche mese e ha preso tanto spazio nella mia mente di lettrice togliendo spazio anche alle storie nel barattolo che quindi si sono fermate per un po’.
Oltre è stata la parola che ha accompagnato il festival in tutta l’edizione, la parola che mi è ronzata nella testa per mesi, allora ho deciso che oltre sarà la nostra parola nel barattolo per ricominciare dalla quarta puntata.
Oltre è trasformazione, oltre è l’immaginazione di cosa verrà dopo un momento difficile, oltre è quello che viene dopo, quando un sogno si realizza, oltre è un altro mondo possibile, ho pensato a quello che deve arrivare ho pensato a tutti gli oltre delle storie reali o fantastiche. , ho preso tre libri più una bonus track e li ho messi in questo nuovo barattolo grande e spazioso.
Nella rubrica sui passi del gigante questa volta non c’è un’ospite illustre ma speciale, è una voce dal futuro una voce rappresentante dell’oltre. Teniamoci stretti e con tutti i mezzi a disposizione navighiamo verso nuovi orizzonti, pronti con i giubbotti salvagente entriamo in questo fluido quarto barattolo.
Buon Ascolto
Il primo libro vive in una laguna, è liquido di natura.
Molte storie di questa grande scrittrice sono legate all’acqua, Silvana Gandolfi con Aldabra La tartaruga che amava Shakespeare edito da Salani firma un ennesimo viaggio nell’impossibile e nell’immaginabile. C’è una nonna dai capelli lunghissimi bianchi tenuti da trecce che vive a Celestia, un quartiere navale di Venezia, vive sola sempre vestita di bianco ama dipingere e recitare Shakespeare è una grande narratrice di storie che più strampalate sono più ti sembrano reali. C’è una nipotina, Elisa, che ci racconta la storia e che come un moderno cappuccetto rosso ogni giorno sale sul vaporetto e va a trovare la nonna nella sua casetta di fronte al porto portandole una cesta di cose buone da mangiare e lasciandosi ammaliare dai racconti.
Seguiamo le loro piccole grandi avventure, impariamo a conoscere nonna Eia e sua nipote, il ritrovamento di un pettinino di tartaruga in una passeggiata pomeridiana ad un certo punto ribalterà la nostra storia.
La nonna smette lentamente di parlare, ogni giorno in cui Elisa va a trovarla sembra improvvisamente sempre più vecchia fino a quando non si trasforma in qualcos’altro: una grande enorme tartaruga di quelle che si trovano solo ed esclusivamente nell’isola di Aldabra.
La nonna ha trovato il modo di farla in barba alla morte, ed Elisa dopo una serie di peripezie riuscirà con la sua mamma a portarla ad Aldabra.
E con un rito di passaggio in nave sull’Oceano Indiano mamma e figlia scorteranno la nonna, ormai diventata tartaruga, verso la sua isola.
La lenta trasformazione della vecchiaia oltre la vita, nel romanzo della Gandolfi diviene un invito a non rinunciare mai alla fantasia.
“Il trucco per farla in barba alla morte è trasformarsi, Elisa mia”.
Il secondo libro entra con un Grand Jeté memorabile dritto nel nostro barattolo è Billy Elliott scritto dal grande Melvin Burgess e pubblicato da bur ragazzi.
Melvin Burgess è un autore grandissimo, uno di quelli che piacciono sempre, uno di quegli autori che scelgono di scrivere storie che scuotono e Billy Elliott è un libro che scuote i giovani lettori, che l’autore ha scritto basandosi sulla sceneggiatura del film.
La storia di Billy Elliott è nota al grande pubblico, è ambientata nell’Inghilterra in piena crisi economica degli anni 80 quando un ragazzo scopre di voler diventare ballerino di danza classica.
È la storia di una famiglia ma anche di un giovane ragazzo e del suo sogno.
Billy ha perso la mamma, e il padre e il fratello sono minatori impegnati in un lunghissimo sciopero. Billy è destinato a diventare pugile come tutti gli uomini della famiglia, per imparare a combattere e a non arrendersi, ma incontra per caso la danza classica, scopre che ama lasciarsi trasportare dalla musica e viene incoraggiato dall’insegnante a perseverare nel sogno. quando il padre viene a conoscenza della passione di Billy cominciano i guai…
Musica
Durante un incontro con i suoi lettori rispondendo alle loro domande, Melvin ha svelato loro quanto sia importante andare oltre gli stereotipi, ostinarsi a perseguire la strada del sogno e continuare a farlo sempre.
Tenendo stretto il proprio sogno nel nostro cuore perché solo noi possiamo realizzarlo, i sogni devono essere tramutati in ambizioni, lavorare duro affinché questo sogno diventi realtà come fa Billy Elliott… se siamo andati oltre tutte le difficoltà ad un certo punto della traiettoria il sogno si realizza.
Un nuovo orizzonte di Rebecca Young e Matt Ottley edito da Terre di Mezzo
Oltre è lo sguardo lungimirante al futuro, quello che ti fa sognare quello che ti fa sperare. Oltre è la determinazione, è sapere fare i conti con la morte e la trasformazione, oltre è rendere il dolore fantasia e vitalità, oltre è mettersi su una nave e affrontare un viaggio impervio aspettando un nuovo puntino all’orizzonte.
Oltre è, come dice Melvin, prendere il proprio sogno e metterlo nella traiettoria della realizzazione. Oltre è immaginare il mondo come sarà. Oltre è nella fantasia.
Andare oltre è inseguire un coniglio nella sua tana, in sottoveste e orologio e non stupirsi del fantastico mondo dove si è finiti. Come Alice quella bambina famosa del mondo delle meraviglie, capace di immergersi dentro e scoprire la fantasia.
usando le parole del professor Antonio Faeti nel libro Gli amici ritrovati:
Alice è immersa nelle meraviglie si sa, ma non c’è nulla che la meravigli veramente, è sempre stupita ma procede va avanti non conosce ostacoli. tutto quel mondo dietro lo specchio è popolato di diversi, tutto quello che alice vede è strano vario incerto apparentemente inconoscibile, ma lei diventa il nostro perenne modello. chi non si sente alice oggi? chi di noi non è alice? alice è la nostra eroina le chiediamo aiuto e lei ce lo concede sempre. parla con il gatto del cheshire lo vede sparire e lasciar lì il suo sorriso e lei dice che ha visto gatti senza sorriso però mai sorrisi senza gatti, così ci rappresenta tutti siamo impauriti stupiti sconcertati perplessi ma abbiamo comunque voglia di conoscere. la corsa perpetua di alice è la nostra corsa, siamo umani perché c’è uno specchio e un dietro lo specchio perché conosciamo il diritto e il rovescio delle cose.
Sui passi del gigante c’è una giovane ospite, il momento in cui ho ricevuto il messaggio della sua nascita io ero a Parigi nel museo del Louvre davanti alla Gioconda di Leonardo.
Giulia ha 15 anni è una voce dal futuro e quel giorno davanti alla Gioconda è un giorno che ho sempre visto come una premonizione. Giulia ama l’arte e ama leggere storie di donne, mette spesso nel suo cammino i sogni e le storie di donne che hanno lottato per i diritti, che hanno superato i propri limiti e sono andate oltre.
Mariaserena Melillo